Assunta
(giovedì 4 marzo 2010)
Categoria: Malinconia
Il vecchietto dove lo metto?
16:40 del 04-03-1010
E' necessario ogni tanto spendere due parole per gli "anziani" e penso: ma da che cosa si stabilisce quando un'individuo è vecchio! oggi si presta poca attenzione alla solitudine in cui vengono lasciati tanti anziani, (quando non si parcheggiano) negli istituti. Ignorarli è un grave errore, se pensiamo che la nostra società sarebbe molto più povera, senza il loro aiuto e i loro consigli. Dando loro la possibilità di proporsi ai giovani, con consigli preziosi dall'alto della loro saggezza e della loro esperienza.
basti pensare al ruolo dei nonni ai giorni nostri, quanto beneficio portano alle famiglie, contribuendo all'educazione e alla formazione dei nipoti, ai quali proporre le loro "perle di saggezza" utili oggi più che mai. Io rammento che anni fa, l'anziano (il grande vecchio) era il perno di casa, il riferimento di tutto il nucleo famigliare, Nell'era cosidetta moderna, non è più così. Quanti potrebbero essere utili e invece sono messi da parte in qualità di vecchi, affidati magari alle cure delle varie "badanti" (trovo terribile questa parola), non potevano coniarne una più gentile e più elegante! L'anziano ha bisogno di sentirsi vivo e ancora utile, ma la nostra società è distratta all'inverosimile. Non pensiamo mai che la ruota gira e che tutti a turno, chi prima e chi poi saremo nelle condizioni di anziani!
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Fiorella
(giovedì 4 marzo 2010)
Forse è proprio questo cara Assunta nessuno pensa che gli anni passano per tutti, personalmente non so chi stabilisce l'essere vecchio o anziano spesso mi sono dedicata a persone abbandonate negli istituti e dalla loro esperienza di vita o peggio dal dolore vissuto ho capito tante cose della vita, e ho cercato facendo tesoro di quei consigli di viverla meglio. Prima di prendermi l'influenza ho avuto un accesa discussione con una carissima amica che si lamentava di sua madre che a 67 anni ha conosciuto un uomo e adesso si sente meno sola esce e va anche a ballare il liscio!!! Questa signora è vedova da molti anni e per molto tempo ha sofferto nella sua solitudine, io non mi sento di giudicarla posso capire la mia amica ma non completamente, li ho visti insieme e mi hanno fatto una gran tenerezza proprio questa signora mi ha detto;... cara Fiorella io e il mio compagno siamo due solitudini che si sono incontrate... parole che mi hanno colpito profondamente, ma per la mia amica la mamma dovrebbe stare a casa non uscire o peggio come dice lei andare a ballare e incontrare suoi vecchi e cari amici. A me farebbe piacere vedere mia madre contenta e serena, non come la vedo adesso sempre piena di rabbia e dolore per un passato che non torna più ma che si sta portando via la sua salute..... Ciao carissima Assunta, buona serata.....a presto connessioni permettendo!!!!! Smacksmacksmack
Assunta
(giovedì 4 marzo 2010)
20:15 del 04-03-2010
Qualche cosa di simile a quello che hai raccontato della tua amica, cara Fiorella è successo anche a me tanti e tanti anni fa. Un'avvocato di Messina si era innamorato della mia mamma, Quando ci siamo trasferiti in alt'Italia, lui ci ha seguiti e ha aperto uno studio a Como per stare vicino a lei, io ero rosa dalla gelosia, il mio cattivo comportamento verso mia madre, le ha fatto prendere la decisione di far cadere la storia. Dopo crescendo e maturando, mi sono resa conto di quanto ho sbagliato, le ho precluso l'occasione di essere felice ed avere un compagno e questo non me lo sono mai perdonato. Purtroppo i ragionamenti di una bambina, crescendo cambiano, si ragiona e si capisce di più. Ma poi la vita cambia e per certe cose diventa troppo tardi. Ciao cara amica e.....buona connessione!
Qualche cosa di simile a quello che hai raccontato della tua amica, cara Fiorella è successo anche a me tanti e tanti anni fa. Un'avvocato di Messina si era innamorato della mia mamma, Quando ci siamo trasferiti in alt'Italia, lui ci ha seguiti e ha aperto uno studio a Como per stare vicino a lei, io ero rosa dalla gelosia, il mio cattivo comportamento verso mia madre, le ha fatto prendere la decisione di far cadere la storia. Dopo crescendo e maturando, mi sono resa conto di quanto ho sbagliato, le ho precluso l'occasione di essere felice ed avere un compagno e questo non me lo sono mai perdonato. Purtroppo i ragionamenti di una bambina, crescendo cambiano, si ragiona e si capisce di più. Ma poi la vita cambia e per certe cose diventa troppo tardi. Ciao cara amica e.....buona connessione!
Fiorella
(venerdì 5 marzo 2010)
Assunta cara mi dispiace, scusami tesoro se ti ho portato a ricordare qualcosa che ti fa male, io parlo oggi che ho 42 anni sicuramente da bambina avrei fatto la tua stessa scelta. Con la mia amica abbiamo discusso proprio perchè lei non è una bambina ha la sua famiglia è felicemente sposata ha due figli e spesso per problemi di tempo non si vede con la madre anche per mesi, non è una critica io sono la prima che corro tutto il giorno e il tempo non basta mai, ma proprio per questo motivo non credevo giusto condannare una donna che alla fine è sempre da sola perchè i figli giustamente hanno la propria vita..... Assunta carissima perdonami, ti abbraccio forte forte con la speranza di poter accogliere il tuo dolore....... Buona e serena notte cara amica.....a presto!!!
Assunta
(venerdì 5 marzo 2010)
1:37 del 05-03-2010
Cara Fiorella, non darti pensiero, non ho nulla da perdonarti, io oggi che sono adulta, la penso esattamente come te. Ognuno ha facoltà d'amare in piena libertà a qualsiasi età e nessuna può arrogarsi il diritto di criticare o soltanto condannare, perchè la solitudine è peggio di una malattia e se due esseri umani uniscono la loro solitudine, per concedersi un po di felicità, lo ritengo giusto e sacrosanto. Questo io l'ho imparato a mie spese.
Un abbraccio anche a te e un affettuoso saluto con simpatia......
PS: Vedo che sei un po nottambula anche tu! Ciao!
Cara Fiorella, non darti pensiero, non ho nulla da perdonarti, io oggi che sono adulta, la penso esattamente come te. Ognuno ha facoltà d'amare in piena libertà a qualsiasi età e nessuna può arrogarsi il diritto di criticare o soltanto condannare, perchè la solitudine è peggio di una malattia e se due esseri umani uniscono la loro solitudine, per concedersi un po di felicità, lo ritengo giusto e sacrosanto. Questo io l'ho imparato a mie spese.
Un abbraccio anche a te e un affettuoso saluto con simpatia......
PS: Vedo che sei un po nottambula anche tu! Ciao!
mafalda
(venerdì 5 marzo 2010)
Questo è il MAFALDA-PENSIERO , discutibile quanto volete , ma ne sono più che convinta .Al giorno d'oggi è quasi necessario lavorare in due . Come farebbe una coppia che è assente tutto il giorno a badare ad un anziano che magari non è al 100 per cento delle sue capacità ??
Vi dico questo perchè anni or sono , quando la mia bambina era piccola , con le mie cognate ci siamo divise il compito di ospitare una vecchia sorella di mia suocera , rimasta sola .Un giorno , mentre facevo il bagnetto alla bambina , la zia ,esce dalla sua camera volendo raggiungere il terrazzo da sola , scende le scale con le sue gambe malferme , e fa 7/8 gradini rompendosi qualche costola .Vi lascio immaginare il caos con la bambina nella vasca e lei che urlava al piano di sotto . Anche a casa delle mie cognate, non era certo più tranquilla : mentre era l'ora di riposo , una volta apri' la porta e andò per strada , oppure era solita aprire agli sconosciuti e ancora , per sentirsi auto-sufficiente ,doveva cucinava e spesso e volentieri lasciava il pentolino dell'acqua acceso , col rischio che uscendo l'acqua fuori , si spegnesse la fiamma ,e il gas continuasse ad uscire . Potrei continuare all'infinito con questi esempi , tralasciando la diversità di idee dovuta all'età .Una mia amica tedesca mi racconta di case di riposo in Germania al pari di alberghi a 4 stelle , dove l'anziano , tra persone della sue età , ritrova la sua dimensione e vive serenamente , senza sentirsi un peso Purtroppo la carenza di strutture e personale adeguati , in Italia fa sì che a volte si senta parlare di case-di-riposo-lagher , quindi secondo me è allo stato che dovremmo rivolgere le nostre lamentele , anche perche' quella persona , da giovane ha dato il suo contributo alla nazione .Quando anch'io avrò raggiunto l'età del " parcheggio " , spero solo di mantenere la mia lucidità e farmene una ragione , non si può gravare sui figli , ne' tanto meno imporre la nostra presenza , se non hanno materialmente il tempo di badare a noi . Mia figlia mi dà della matta , ma se resto di questo pensiero , sento che affronterò "quel momento " serenamente .
Vi dico questo perchè anni or sono , quando la mia bambina era piccola , con le mie cognate ci siamo divise il compito di ospitare una vecchia sorella di mia suocera , rimasta sola .Un giorno , mentre facevo il bagnetto alla bambina , la zia ,esce dalla sua camera volendo raggiungere il terrazzo da sola , scende le scale con le sue gambe malferme , e fa 7/8 gradini rompendosi qualche costola .Vi lascio immaginare il caos con la bambina nella vasca e lei che urlava al piano di sotto . Anche a casa delle mie cognate, non era certo più tranquilla : mentre era l'ora di riposo , una volta apri' la porta e andò per strada , oppure era solita aprire agli sconosciuti e ancora , per sentirsi auto-sufficiente ,doveva cucinava e spesso e volentieri lasciava il pentolino dell'acqua acceso , col rischio che uscendo l'acqua fuori , si spegnesse la fiamma ,e il gas continuasse ad uscire . Potrei continuare all'infinito con questi esempi , tralasciando la diversità di idee dovuta all'età .Una mia amica tedesca mi racconta di case di riposo in Germania al pari di alberghi a 4 stelle , dove l'anziano , tra persone della sue età , ritrova la sua dimensione e vive serenamente , senza sentirsi un peso Purtroppo la carenza di strutture e personale adeguati , in Italia fa sì che a volte si senta parlare di case-di-riposo-lagher , quindi secondo me è allo stato che dovremmo rivolgere le nostre lamentele , anche perche' quella persona , da giovane ha dato il suo contributo alla nazione .Quando anch'io avrò raggiunto l'età del " parcheggio " , spero solo di mantenere la mia lucidità e farmene una ragione , non si può gravare sui figli , ne' tanto meno imporre la nostra presenza , se non hanno materialmente il tempo di badare a noi . Mia figlia mi dà della matta , ma se resto di questo pensiero , sento che affronterò "quel momento " serenamente .
Assunta
(venerdì 5 marzo 2010)
20:43 del 05-03-2010
Ciao, MAFALDA-PENSIERO. Il nocciolo del discorso, non era quello a cui hai accennato tu. Io parlavo della solitudine in cui versano gli anziani SANI, ancora utili, con tanta voglia di vivere. Ti posso assicurare che nell'istituto in cui presta servizio mia figlia, ne ho visti parecchi, (parcheggiati) dai parenti, soltanto perchè ingombranti e loro abbandonati, si sentono inutili e si lasciano morire di malinconia e d'inedia. Certo poi c'è un'altra situazione, quella di anziani con patologie e in questo caso il discorso cambia direzione, devono essere curati nelle strutture adatte, o come detto nel discorso precedente si affidano, (alle badanti). Comunque sia, facilmente un "vecchio" diventa un problema e questo è veramente triste. La mia mamma dice spesso: UNA MADRE CRESCE E PENSA 1OO FIGLI, 100 FIGLI, NON RIESCONO A PENSARE AD UNA MAMMA SOLA. Egoismo cara Mafalda, puro e semplice egoismo. (Malattie a parte). Se il dialogo viene espresso così, conoscendo la tua sensibilità sono certa che sarai daccordo con me.
Ciao, MAFALDA-PENSIERO. Il nocciolo del discorso, non era quello a cui hai accennato tu. Io parlavo della solitudine in cui versano gli anziani SANI, ancora utili, con tanta voglia di vivere. Ti posso assicurare che nell'istituto in cui presta servizio mia figlia, ne ho visti parecchi, (parcheggiati) dai parenti, soltanto perchè ingombranti e loro abbandonati, si sentono inutili e si lasciano morire di malinconia e d'inedia. Certo poi c'è un'altra situazione, quella di anziani con patologie e in questo caso il discorso cambia direzione, devono essere curati nelle strutture adatte, o come detto nel discorso precedente si affidano, (alle badanti). Comunque sia, facilmente un "vecchio" diventa un problema e questo è veramente triste. La mia mamma dice spesso: UNA MADRE CRESCE E PENSA 1OO FIGLI, 100 FIGLI, NON RIESCONO A PENSARE AD UNA MAMMA SOLA. Egoismo cara Mafalda, puro e semplice egoismo. (Malattie a parte). Se il dialogo viene espresso così, conoscendo la tua sensibilità sono certa che sarai daccordo con me.
mafalda
(venerdì 5 marzo 2010)
Sono d'accordo con te su tutto quello che vuoi , però hai detto una cosa che si commenta da sola " il vecchio diventa un problema ".Forse dovremmo alla nostra età . cominciare ad investire le nostre energie su un futuro autonomo . Crearci degli interessi , delle amicizie con le quali trascorrere periodicamente pomeriggi interessanti , al cinema , al teatro , a giocare a carte , perchè no anche a ballare , ma non fossilizzarsi nell'idea che se non avremo i figli accanto la nostra vita sarà finita . Io credo che se per prima noi sapremo dare un senso alla nostra vita ,riusciremo ad essere più graditi anche chi ci sta accanto .Ciao carissima .
Assunta
(venerdì 5 marzo 2010)
22:56 del 05-03-2010
A proposito di crearci degli interessi cara Mafalda, a Calusco hanno aperto un centro anziani spettacolare. A dire il vero c'era anche prima, ora è nuovo più grande e più bello. si può giocare a carte, guardare la tele, chiacchierare, intrattenersi con le amiche al bar e via discorrendo. Poi quando vogliono gli anziani se ne tornano a casa e il giorno dopo si ricomincia. Fanno persino feste con serate danzanti. Ho detto alla mia mamma (87 anni ad agosto) vai che ti porto io, mi ha risposto: vacci tu che sei vecchia! Parlavi di Montalcini, io non la invidio, perchè la sorpasserò in età, come dice la mia mamma l'erba matta (che sarei io) non muore mai! Ciao Mafalda.
A proposito di crearci degli interessi cara Mafalda, a Calusco hanno aperto un centro anziani spettacolare. A dire il vero c'era anche prima, ora è nuovo più grande e più bello. si può giocare a carte, guardare la tele, chiacchierare, intrattenersi con le amiche al bar e via discorrendo. Poi quando vogliono gli anziani se ne tornano a casa e il giorno dopo si ricomincia. Fanno persino feste con serate danzanti. Ho detto alla mia mamma (87 anni ad agosto) vai che ti porto io, mi ha risposto: vacci tu che sei vecchia! Parlavi di Montalcini, io non la invidio, perchè la sorpasserò in età, come dice la mia mamma l'erba matta (che sarei io) non muore mai! Ciao Mafalda.
mafalda
(venerdì 5 marzo 2010)
Volooooooooooooooooo, prenota per me e mio marito al centro diurno di Calusco , poi quando saremo stanchi di giocare a carte ,verremo da te e godremo del calore familiare di casa tua , sperando che non cambi idea e ci dirotti nella casa di riposo del paese vicino . ......e non ti rimangiare la PAROLA .....ci sono troppi testimoni .....Ciao Assunta !!!!
Assunta
(venerdì 5 marzo 2010)
23:36 del 05-03-2010
Se proseguiamo su questo discorso, chi ci legge avrà l'impressione che siamo delle vecchie cariatidi. Ma noi sappimo che non è così, siamo delle signore di mezza età dell'era moderna, con tanta voglia (fra un lavoro e l'altro) di relazionarci con il prossimo, divertirci ed essere ironiche. Comunque non c'è bisogno di andare al centro anziani si può stare tranquillamente a casa mia e fra un te e un caffè, possiamo giocare a briscola o a scala quaranta, (con i soldi però), se no non c'è soddisfazione. OK?
Se proseguiamo su questo discorso, chi ci legge avrà l'impressione che siamo delle vecchie cariatidi. Ma noi sappimo che non è così, siamo delle signore di mezza età dell'era moderna, con tanta voglia (fra un lavoro e l'altro) di relazionarci con il prossimo, divertirci ed essere ironiche. Comunque non c'è bisogno di andare al centro anziani si può stare tranquillamente a casa mia e fra un te e un caffè, possiamo giocare a briscola o a scala quaranta, (con i soldi però), se no non c'è soddisfazione. OK?
Nik
(domenica 7 marzo 2010)
Quando mio figlio sarà grande e seguirà la sua strada, io sarò in una età non piu' matura... (com'e' difficile definire oramai, definire un a persona "vecchia"); allora, spero tanto che il Padreterno mi faccia essere ancora autonomo e autosufficiente per non gravare su nessuno, per non dipendere da altri! Me lo auguro di tutto cuore. Ad essere sincero, a questo problema ci penso spesso, specialmente al mattino, intorno alle 8,10-8,15. Ogni mattina difatti, quando mi reco a scuola, in un punto nevralgico del percorso stradale, il piu' breve ma ricco di ben tre istituzioni scolasctiche (due scuole superiori e una elementare), c'e' un signore distinto; potra' avere circa 75 anni se non di piu', ha sul braccio destro una fascia gialla vistosa e un gibbotto catarifrangente. Con la pioggia o con il vento, con il sole o con il freddo, lui e' li', ogni giorno a dirigere, meglio di un vigile urbano, il traffico a volte caotico che si crea in quell'incrocio dove tutti hanno fretta di passare.Spesso alza la paletta sul parabrezza della mia auto; mi fermo e resto a guardarlo ammirato e, credetemi, con un pizzico d'invidia(nel senso buono del termine.)
Assunta
(domenica 7 marzo 2010)
18:20 del 07-03-2010
Quegli anziani a cui ti riferisci tu, ci sono anche quì, in alcune zone della Lombardia. Ed è proprio su di loro che era incentrato il mio discorso iniziale, mi riferivo a tutti quei pensionati, che se non messi da parte, tanto hanno ancora da dare, nel loro tempo libero e con le loro esperienze di vita. Quando alcuni di loro dirigono il traffico per tutelare gli scolari che devono attraversare la strada, lo fanno con diligenza e maestria. Tutti noi, viviamo nella speranza di essere autosufficenti ed efficenti in vecchiaia, per non gravare soprattutto sui figli, ma non possiamo sapere come sarà più in la nella vita. Questo solitamente è un discorso scomodo, difficile da affrontare e ti dirò caro Nik, che a me personalmente fa paura. Quindi meglio prendersela con filosofia e vivere giorno per giorno, con alti e bassi, con gioie e dolori e poi sarà quel che sarà. Non vogliamo metterci in testa che la vita è una soltanto e non ci sarà un'altra possibilità, dovremmo coccolarla e volerle bene di più, ma non sempre si riesce a farlo. Cerchiamo di stare in....salute e poi sarà quel che Dio vorrà.
Sapessi quando avevo vent'anni, mi mangiavo il mondo, avevo la sensazione che il tempo si fermasse e invece correva, ed ero io che mi illudevo di essere sempre ferma con la gioventù stretta nel pugno ed invece lei vigliacca si allontanava giorno per giorno. Comunque questa è storia di tutti. Allegria Caro amico. Il passato è passato, proviamo a guardare avanti con più gaiezza. Un abbraccio e buona settimana!
Quegli anziani a cui ti riferisci tu, ci sono anche quì, in alcune zone della Lombardia. Ed è proprio su di loro che era incentrato il mio discorso iniziale, mi riferivo a tutti quei pensionati, che se non messi da parte, tanto hanno ancora da dare, nel loro tempo libero e con le loro esperienze di vita. Quando alcuni di loro dirigono il traffico per tutelare gli scolari che devono attraversare la strada, lo fanno con diligenza e maestria. Tutti noi, viviamo nella speranza di essere autosufficenti ed efficenti in vecchiaia, per non gravare soprattutto sui figli, ma non possiamo sapere come sarà più in la nella vita. Questo solitamente è un discorso scomodo, difficile da affrontare e ti dirò caro Nik, che a me personalmente fa paura. Quindi meglio prendersela con filosofia e vivere giorno per giorno, con alti e bassi, con gioie e dolori e poi sarà quel che sarà. Non vogliamo metterci in testa che la vita è una soltanto e non ci sarà un'altra possibilità, dovremmo coccolarla e volerle bene di più, ma non sempre si riesce a farlo. Cerchiamo di stare in....salute e poi sarà quel che Dio vorrà.
Sapessi quando avevo vent'anni, mi mangiavo il mondo, avevo la sensazione che il tempo si fermasse e invece correva, ed ero io che mi illudevo di essere sempre ferma con la gioventù stretta nel pugno ed invece lei vigliacca si allontanava giorno per giorno. Comunque questa è storia di tutti. Allegria Caro amico. Il passato è passato, proviamo a guardare avanti con più gaiezza. Un abbraccio e buona settimana!
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